Completamente rinnovata lo scorso anno, in occasione del modello 2018, la CRF250R 2019 punta decisa al dominio della classe “MX2” con una serie di aggiornamenti focalizzati sulla massimizzazione delle prestazioni. Aumenta la coppia ai bassi regimi e l’elettronica di gestione motore viene integrata con il sistema Launch Control HRC a 3 livelli. Una serie di aggiornamenti funzionali ne migliorano resistenza e affidabilità.
L’impianto frenante si avvale di una nuova pinza freno anteriore ed ora il manubrio è un Renthal Fatbar regolabile su 4 posizioni. I bellissimi cerchi DID con finitura nera ne enfatizzano il look inconfondibilmente racing.
Sommario:
1. Introduzione
2. Panoramica del modello
3. Caratteristiche principali
4. Specifiche tecniche
1. Introduzione
Rinnovata completamente lo scorso anno, in occasione del modello 2018, la CRF250R ha compiuto un enorme salto prestazionale, sposando appieno la filosofia Absolute Holeshot già adottata per il modello di 450cc. Con quest’ultimo condivide il telaio di settima generazione, la geometria della ciclistica e le sospensioni Showa di ultima generazione. L’adozione di un nuovo motore con testata bialbero (DOHC) è stata la novità più eclatante, e così, nel corso della stagione racing 2018, la CRF250R sta dimostrando tutto il suo potenziale.
Allo stesso tempo, grazie alle mappature del motore modificabili e all’ergonomia incentrata sulle esigenze del pilota, è rimasta comunque in grado di adattarsi perfettamente ai diversi livelli di abilità dei piloti amatoriali.
Ma quando si parla di competizioni, nel motocross non c’è classe più combattuta della MX2, e mantenere la posizione di leader diventa di anno in anno sempre più difficile. Ecco quindi che, a un anno dal totale rinnovamento, la nuova CRF250R 2019 si presenta al cancelletto di partenza forte di ulteriori aggiornamenti a motore e telaio, per garantire potenza, controllo e frenata sempre migliori.
2. Panoramica del modello
L’attenzione sullo sviluppo della CRF250R 2019 si è concentrata quindi sull’aumento della coppia ai bassi e medi regimi per ottenere una più vigorosa uscita dalle curve lente, obiettivo raggiunto con interventi mirati sull’intero sistema di “respirazione” del motore, dal corpo farfallato allo scarico.
Come sulla nuova versione 450cc, anche sulla CRF250R 2019 è presente il Launch Control HRC a 3 livelli, per consentire a piloti di qualsiasi abilità di scattare al cancelletto con la massima efficacia. Aggiornamenti funzionali a numerosi particolari migliorano resistenza e affidabilità complessive.
Il telaio CRF di settima generazione e le sospensioni Showa sono invariate. Aggiornato invece l’impianto frenante con una nuova pinza freno anteriore, mentre un nuovo manubrio Renthal Fatbar migliora il controllo. I bellissimi cerchi DID presentano ora un’aggressiva finitura nera.
3. Caratteristiche principali
3.1 Motore
Maggiore coppia ai bassi regimi senza perdita di potenza massima
Corpo farfallato, testata, aspirazione e scarico rivisti
Launch Control HRC a 3 livelli per scatti da fermo istantanei
Pistone con getto d’olio a 5 fori per una maggiore affidabilità
Nello sviluppo della CRF250R 2019 è stato prioritario per i progettisti Honda mantenere l’eccellente potenza massima del motore e, allo stesso tempo, irrobustire l’erogazione ai bassi regimi per ottenere scatti più rapidi in uscita dalle curve lente.
Sono numerosi gli aggiornamenti che hanno reso possibile ottenere questo risultato. Il corpo farfallato ha un diametro più piccolo di 2 mm (ora 44 mm) per accelerare il flusso d’aria ai bassi regimi. I condotti di aspirazione e scarico sono stati rimodellati e anche il profilo della camma di chiusura delle valvole di scarico è stato ridotto di 2° per garantire una coppia migliore. Viceversa, il collettore di scarico discendente destro è più corto di 50 mm per mantenere la potenza massima. Una riduzione dell’output del generatore ACG diminuisce l’assorbimento di potenza sul motore.
Le misure di alesaggio e corsa sono invariate, pari a 79 x 50,9 mm, con disassamento del cilindro di 4,5 mm per ridurre l’attrito e rapporto di compressione pari a 13,9:1. Le valvole sono in titanio: da 33 mm quelle di aspirazione e 26 mm quelle di scarico.
L’alzata delle valvole di aspirazione è di 10,5 mm, quella delle valvole di scarico è di 9,5 mm, con angolo incluso di 20,5°.
Le molle delle valvole hanno sezione ovale; le valvole di aspirazione sono alimentate da condotti di aspirazione discendenti rettilinei simmetrici corti per migliorare la reattività della risposta in accelerazione.
Il pistone presenta sempre un design di tipo “bridged-box” (più affidabile agli altissimi regimi), la cui maggiore rigidità converte in modo efficiente la pressione di combustione in potenza.
La CRF250R 2019 prevede un getto dell’olio del pistone a 5 fori anziché 4, per un raffreddamento migliore che porta benefici anche alla fasatura di accensione.
Un sistema con pompa di recupero riduce l’attrito e le perdite di “pompaggio” ai regimi elevati, scaricando l’olio e l’aria nel basamento e mantenendo la pressione negativa. L’olio motore lubrifica anche la frizione e il cambio. La capacità totale dell’olio è di soli 1.300 cm3.
L’ingranaggio conduttore combinato della pompa dell’olio, il filtro dell’olio e il passaggio dell’olio sono tutti situati sul lato destro del motore. Il percorso dell’olio attorno al motore è semplice e corto, mentre la lubrificazione del sistema di distribuzione viene incanalata attraverso la testata verso la parte interna delle camme di aspirazione e di scarico, alimentando direttamente la superficie di scorrimento della camma e del bilanciere. Il cambio a 5 marce è associato a una trasmissione finale con pignone da 13 denti e corona da 48 denti.
L’interruttore di arresto motore, la spia EFI e il pulsante di selezione mappe motore (EMSB, Engine Mode Select Button) sono situati in un piccolo alloggiamento sul lato sinistro del manubrio.
I comandi e le indicazioni a disposizione del pilota sono razionalizzati e posizionati insieme sul lato sinistro del manubrio: pulsante di spegnimento del motore, spia EFI, pulsante di selezione della modalità EMSB con spia LED.
L’introduzione del Launch Control HRC, novità del modello 2019, offre al pilota la migliore opzione per uno scatto da fermo istantaneo. Consente di scegliere tra 3 modalità:
Livello 3: 8.250 giri/min, fondo fangoso / principiante;
Livello 2: 8.500 giri/min, fondo asciutto / amatore;
Livello 1: 9.500 giri/min, fondo asciutto / pilota esperto.
L’attivazione del Launch Control HRC è semplice: occorre tirare la frizione e premere il pulsante di avviamento; il LED lampeggia una volta per indicare la selezione del Livello 1; premendo nuovamente il pulsante di avviamento per almeno 5 secondi il LED lampeggia due volte per indicare il Livello 2; ripetendo la procedura il LED lampeggia 3 volte a indicare che è stato selezionato il Livello 3.
Confermato per il 2019 il sistema di selezione mappe motore Honda EMSB (Engine Mode Select Button) che consente al pilota di adattare in modo istantaneo le caratteristiche di erogazione del motore alle condizioni del tracciato. A moto ferma, al regime di minimo, la pressione del pulsante per poco meno di un secondo permette di selezionare la mappa motore in sequenza crescente. Premendo invece rapidamente il pulsante, il LED integrato segnala la mappa in uso con un numero corrispondente di lampeggi (1 lampeggio per modalità 1, ecc.). Ad ogni selezione di un’altra mappa, la nuova scelta è sempre confermata al pilota con il corrispondente numero di lampeggi.
La mappa 1 (Standard) utilizza la combinazione di default per accensione e iniezione. La mappa 2 (Smooth) offre una risposta dell’acceleratore facile da gestire, adatta ai fondi a bassa aderenza. La mappa 3 (Aggressive) è la più sportiva, con una combinazione di potenza e coppia sempre reattiva.
3.2 Telaio
Nuova pinza freno anteriore con tubazioni migliorate
Manubrio Renthal Fatbar regolabile su 4 posizioni
Cerchi DID con finitura nera
Paracoppa e para-steli forcella ridisegnati
Se l’attenzione nello sviluppo della CRF250R 2019 si è incentrato intorno all’aumento della potenza ai bassi regimi, anche la ciclistica è stata oggetto di migliorie, con un occhio di riguardo per le prestazioni di frenata.
All’anteriore c’è infatti una nuova pinza freno a due pistoncini differenziati (30 e 27 mm), la stessa presente sulla CRF450R 2019, più efficace rispetto alla precedente unità con due pistoncini da 27 mm). È una pinza più leggera e, in combinazione con la nuova tubazione del freno a limitata espansione volumetrica, migliora la sensibilità della risposta e la resistenza all’uso prolungato. Il disco wave è da 260 mm, mentre al posteriore è da 240 mm con pinza a un pistoncino.
Il nuovo manubrio Renthal Fatbar riduce il peso del sistema di sterzo ed ha una flessibilità tale da ridurre lo stress di guida. La piastra superiore presenta due posizioni per il supporto che permettono di spostare il manubrio in avanti e indietro di 26 mm. Ruotando il supporto di 180 gradi, il manubrio può essere spostato di altri 10 mm dalla posizione di base, offrendo quindi in totale quattro posizioni di guida. Il paracolpi centrale è di serie.
L’inclinazione del cannotto di sterzo e l’avancorsa non cambiano, impostati a 27,5°/116 mm con interasse di 1.486 mm. Il peso con il pieno è sostanzialmente invariato, pari a 107,8 kg. La forcella a molle Showa da 49 mm completamente regolabile è stata sviluppata a partire dall’unità fornita ai team MX del campionato giapponese; il cilindro ha un diametro di 25 mm, l’asta è di 14 mm e il pistone è di 39 mm. Anche l’ammortizzatore Showa è completamente regolabile.
I leggeri cerchi in alluminio, ora con aggressiva finitura nera, presentano raggi a montaggio diretto che riducono le masse non sospese. Misurano 21×1,6” davanti e 19×1,85” dietro. Gli pneumatici Dunlop GEOMAX MX3S di primo equipaggiamento misurano 80/100-21” e 100/90-19”.
Sulla CRF250R 2019 è confermato il leggero serbatoio carburante in titanio da 6,3 L, dal peso di appena 1.039 grami. Le morbide linee delle sovrastrutture aiutano il pilota a muoversi facilmente, mentre la stretta zona frontale e il parafango anteriore convogliano efficacemente l’aria verso il radiatore.
La carrozzeria utilizza resistenti grafiche stampate con la tecnica dell’inserimento della pellicola, che coprono un’ampia zona con caratteristiche antigraffio. Il paracoppa è stata ridisegnato per migliorare il raffreddamento del motore mentre i copri-steli rimodellati riducono la possibilità di danneggiamento della superficie cromata di scorrimento.